Gli interporti rappresentano nodi logistici fondamentali nel sistema di trasporto merci, facilitando l’integrazione tra diverse modalità di trasporto e promuovendo l’efficienza operativa. In Italia e in Europa, la necessità di una riforma strutturale degli interporti è emersa per rispondere alle sfide contemporanee legate all’intermodalità, alla sostenibilità e alla competitività internazionale. Questo articolo esplora lo stato attuale delle riforme, le loro implicazioni e le prospettive future per il settore.
Il Contesto Attuale degli Interporti in Italia
Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attualmente in Italia sono operativi 24 interporti, tra cui quelli di Bari, Bologna (Bentivoglio), Catania, Cervignano del Friuli, Jesi, Livorno (Guasticce), Maddaloni, Mortara, Nola, Novara, Torino (Orbassano), Orte, Padova, Parma (Fontevivo), Pescara (Manoppello), Portogruaro, Prato, Rivalta Scrivia, Rovigo, Trento, Trieste (Fernetti), Vado, Venezia e Verona. Queste infrastrutture svolgono un ruolo cruciale nel facilitare lo scambio modale e l’interconnessione tra le reti di trasporto, contribuendo significativamente all’efficienza della supply chain nazionale.
La Necessità di una Riforma: Obiettivi e Sfide
La legge quadro n. 240 del 1990 ha rappresentato il primo tentativo di regolamentare il settore degli interporti in Italia. Tuttavia, l’evoluzione del contesto logistico e le nuove esigenze del mercato hanno reso evidente la necessità di una revisione normativa. La proposta di legge A.C. 703, presentata nel 2023, si pone l’obiettivo di modernizzare il quadro legislativo, promuovendo l’intermodalità e l’efficienza dei flussi logistici.
Obiettivi Principali della Riforma
- Definizione Chiara degli Interporti: Stabilire criteri precisi per identificare e classificare gli interporti, distinguendoli da altre infrastrutture logistiche.
- Gestione Imprenditoriale: Promuovere una gestione basata su principi di efficienza e competitività, con il gestore operante in regime di diritto privato.
- Integrazione con il Sistema Portuale: Favorire sinergie tra interporti e porti, migliorando i collegamenti e l’efficienza complessiva del sistema logistico.
- Sostenibilità Ambientale: Incoraggiare pratiche operative che riducano l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione.
Sfide nell’Attuazione della Riforma
Nonostante gli obiettivi ambiziosi, l’attuazione della riforma presenta diverse sfide:
- Investimenti Infrastrutturali: La modernizzazione richiede significativi investimenti per l’adeguamento delle infrastrutture esistenti e la costruzione di nuove.
- Coordinamento Istituzionale: È fondamentale una stretta collaborazione tra governo centrale, regioni ed enti locali per garantire un’attuazione efficace delle nuove disposizioni.
- Resistenza al Cambiamento: Come evidenziato da alcune posizioni critiche, esistono preoccupazioni riguardo alla possibile privatizzazione degli interporti e alla trasformazione dei diritti di superficie in diritti di proprietà senza procedure di gara pubblica.
Iniziative Recenti e Sviluppi Futuri
Negli ultimi anni, sono state intraprese diverse iniziative per sostenere lo sviluppo degli interporti:
- Progetto FVS-ELODIE: Promosso dall’Unione Interporti Riuniti (UIR), mira all’efficientamento tecnologico degli interporti italiani, dotandoli di tecnologie avanzate e migliorando l’interoperabilità.
- Fondi per la Digitalizzazione: Il governo ha stanziato risorse significative per la digitalizzazione degli interporti, riconoscendo l’importanza di infrastrutture moderne e tecnologicamente avanzate.
- Crescita del Traffico Intermodale: Alcuni interporti, come quello di Nola, hanno registrato una crescita significativa del traffico intermodale, segnalando una tendenza positiva nel settore.
Il Contesto Europeo: Riforme e Iniziative Comunitarie
A livello europeo, gli interporti sono considerati elementi chiave per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). Il Regolamento (UE) 2024/1679, adottato nel giugno 2024, stabilisce gli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete TEN-T, enfatizzando l’importanza di nodi logistici efficienti e sostenibili.
Obiettivi della Riforma Europea
- Coordinamento Transnazionale: Promuovere la cooperazione tra Stati membri per garantire l’interoperabilità e l’efficienza dei corridoi di trasporto europei.
- Sostenibilità e Digitalizzazione: Incentivare l’adozione di tecnologie verdi e soluzioni digitali per migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impatto ambientale.
- Integrazione Multimodale: Facilitare l’integrazione tra diverse modalità di trasporto, migliorando la connettività e l’accessibilità dei nodi logistici.
Sfide e Opportunità
L’implementazione delle direttive europee richiede un significativo adeguamento da parte dei singoli Stati membri, sia in termini di governance che di capacità infrastrutturale. I fondi europei del programma CEF (Connecting Europe Facility) rappresentano una risorsa strategica per sostenere gli investimenti nei nodi logistici, ma è fondamentale che ogni paese, Italia inclusa, presenti progetti integrati, coerenti con gli obiettivi ambientali e intermodali dell’Unione.
Un’altra sfida è la standardizzazione dei criteri per la classificazione e il riconoscimento degli interporti a livello europeo: l’assenza di una definizione uniforme rende complessa l’armonizzazione delle politiche e la cooperazione transfrontaliera. Tuttavia, la transizione digitale e sostenibile offre opportunità importanti per rafforzare la competitività del sistema logistico europeo nel suo complesso.
PortaleGenio e gli Interporti
In questo contesto, attraverso la sua app PortaleGenio pone un focus particolare sugli Interporti, dedicando loro uno spazio esclusivo e proponendosi come possibile strumento all’attuazione dei principi europei di integrazione e sostenibilità.
PortaleGenio con le sue mappe interattive consente a operatori e decisori di:
- Analizzare la rete degli interporti italiani ed europei;
- Individuare le connessioni attive;
- Simulare percorsi intermodali per valutare alternative operative più sostenibili
- Accedere a una directory di oltre 700 aziende del settore, utile per costruire collaborazioni B2B.
La piattaforma non è solo uno strumento informativo, ma anche un acceleratore culturale e strategico, in grado di avvicinare le imprese al paradigma dell’intermodalità e di supportare in questo modo l’attuazione della riforma degli interporti.
Conclusioni
Il futuro della riforma degli interporti in Italia e in Europa è strettamente legato alla capacità del sistema logistico di rispondere alle sfide globali con soluzioni integrate, intelligenti e sostenibili. L’intermodalità non è più una semplice opzione, ma un elemento imprescindibile per affrontare il cambiamento climatico, la congestione infrastrutturale e la richiesta di competitività.
Italia ed Europa si trovano davanti a un bivio strategico: investire in modo coordinato su infrastrutture, digitalizzazione e governance, oppure continuare con un approccio frammentato che rischia di rallentare l’intero sistema logistico continentale.
Iniziative come PortaleGenio, potranno rappresentare un valido contributo per trasformare la riforma in un’opportunità concreta per costruire un futuro logistico all’altezza delle sfide del nostro tempo: più connesso, più efficiente, più sostenibile.
Fonti
- MIT – Interporti in Italia
- Camera dei Deputati – Dossier A.C. 703 Riforma Interporti
- UIR – Progetto FVS-ELODIE
- Port Technology & EU TEN-T Regulation 2024
- Supply Chain Italy – Digitalizzazione degli interporti
- PortoeInterporto.net – Interporto di Nola