In un mondo in rapida evoluzione, caratterizzato da instabilità geopolitiche e trasformazioni tecnologiche, emerge con sempre maggiore forza il bisogno di strategie coordinate per affrontare le sfide del mercato globale. Durante un recente incontro moderato da Bruno Vespa, rappresentanti delle istituzioni, della Difesa e della logistica si sono confrontati su temi cruciali: sicurezza nazionale, infrastrutture intermodali e digitalizzazione.
La logistica come risorsa strategica
Il Generale Luca Capasso, capo del reparto logistica dello Stato Maggiore della Difesa, ha evidenziato come la logistica militare rappresenti un supporto fondamentale per quella civile, soprattutto in contesti critici dove quest’ultima fatica a operare. «La logistica militare nasce dove quella civile non riesce ad arrivare» – ha dichiarato – citando l’esempio emblematico della pandemia, durante la quale l’apparato logistico militare ha garantito la continuità di servizi essenziali.
Secondo il Generale Capasso, la logistica militare non deve sostituirsi a quella civile in tempi ordinari, ma può fornire una cornice di sicurezza imprescindibile, come accade ad esempio nel settore dell’aeronautica civile.
Difesa e trasporti: un legame sempre più stretto
Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, ha sottolineato come il rafforzamento della Difesa europea impatti direttamente sul sistema dei trasporti. Gli attacchi alle rotte marittime, dai pirati somali al recente caso degli Houthi, dimostrano quanto sia fragile il commercio internazionale in assenza di adeguata protezione.
Deidda ha inoltre posto l’accento sulla necessità di proteggere infrastrutture critiche come cavidotti sottomarini e dorsali Internet, richiamando l’attenzione su un concetto chiave: difendere i nostri operatori economici nel mondo è un investimento, non una spesa. Parte dei fondi europei generati ad esempio dal sistema ETS, secondo Deidda, potrebbero essere utilizzati a favore del comparto trasporti, senza intaccare la spesa sociale o il fondo di coesione.
Investire nella Difesa significa investire nella sicurezza del commercio
Anche il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, ha ribadito che destinare il 2% del PIL alla Difesa significa creare le condizioni di sicurezza per tutti i settori strategici del Paese. Dalla tutela del commercio marittimo – che rappresenta il 98% degli scambi internazionali – alla salvaguardia delle PMI italiane, le ricadute positive sono trasversali.
«Dobbiamo pensare in una logica di deterrenza e sicurezza – ha affermato – disegnando un futuro industriale e occupazionale per il nostro Paese». Un futuro in cui logistica civile e logistica militare condividano visioni e risorse.
Interporti e porti: infrastrutture da integrare
Matteo Gasparato, presidente dell’Unione Interporti Riuniti, ha sottolineato l’importanza di un ecosistema logistico integrato. «Porti e interporti non devono più essere realtà separate», ha affermato, ricordando come il PNRR abbia messo a disposizione risorse decisive per l’ammodernamento delle reti ferroviarie e delle strutture logistiche.
Con l’apertura dell’associazione anche alle piattaforme private e il potenziamento della digitalizzazione degli accessi e della cybersicurezza, si punta a rendere le infrastrutture italiane sempre più allineate agli standard europei. Non mancano però preoccupazioni legate ai dazi americani e alla crisi economica tedesca, fattori che mettono sotto pressione le nostre esportazioni.
Il punto di vista dei porti italiani
Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti, ha infine evidenziato la necessità di definire regole d’ingaggio chiare nel contesto di una competizione internazionale sempre più serrata. «Non possiamo inseguire modelli inarrivabili come quelli dei porti-nazione del nord Europa», ha dichiarato, «ma dobbiamo valorizzare il nostro sistema diffuso, puntando su innovazione e specializzazione».
Un futuro intermodale più sicuro e connesso
Nel corso del dibattito è emersa con chiarezza la visione di una logistica sempre più interconnessa con i temi della difesa, della sicurezza e dell’efficienza infrastrutturale. La logistica non è più un settore tecnico, ma un nodo centrale nella strategia nazionale e comunitaria.
In questo contesto, strumenti informativi come PortaleGenio possono offrire un valido contributo, aiutando operatori pubblici e privati a visualizzare in modo semplice e dettagliato i principali nodi logistici europei e italiani, con un focus sugli interporti. Senza proclami eccessivi, ma con l’obiettivo concreto di rendere più accessibile e consapevole la transizione verso una logistica integrata, sicura e sostenibile.